Chi è il videomaker e come diventarlo

videomaker

Nel mondo della comunicazione, i contenuti video sono diventati un elemento fondamentale. Questo è il motivo per cui è cresciuta notevolmente la domanda della figura professionale che si occupa della loro realizzazione: il videomaker

Se partite da zero e volete diventare un videomaker professionista, dovrete in primis acquisire molte competenze, successivamente sperimentare le nozioni apprese ed infine proporvi alle aziende nella ricerca del lavoro.

Chi è il videomaker

Il videomaker, così come dice il suo nome, è “colui che fa i video”. Grazie dell'evoluzione digitale, si sono moltiplicate le richieste di contenuti video, indirizzati, ad esempio, al campo della pubblicità o dell'intrattenimento.

Il videomaker produce infatti contenuti video, quali cortometraggi, videoclip o documentari di breve durata, per raccontare e comunicare un messaggio, occupandosi sia della produzione che della regia.

Per questo, al videomaker non basta solo avere delle conoscenze tecniche, ma occorre che le abbia anche artistiche, in modo da poter produrre contenuti di alto livello.

Si tratta di una nuova figura professionale che sta diventando sempre più richiesta sul mercato, sia nazionale che internazionale.

Come diventare videomaker

Il primo requisito che deve possedere un videomaker è la creatività. Anche quando si seguono delle indicazioni ben precise, nel momento in cui si gira e si monta un video, la propria firma, il proprio background culturale, il proprio estro saranno elementi fondamentali per arricchire il prodotto finale e dargli il tocco di personalità. Sebbene la creatività sia una dote innata, può sicuramente essere stimolata e arricchita grazie a un lavoro costante sul campo e uno studio approfondito di grandi registi e maestri della comunicazione visiva.

Esistono oggi tante scuole professionali e corsi di specializzazione pensati ad hoc per chi vuole lavorare come videomaker e, nella maggior parte dei casi, essi sono divisi per livello: principianti, di difficoltà intermedia e avanzata.

Ad organizzare questi corsi non sono solo enti privati o convenzionati con le regioni ma, di recente, si sono aperti a questo mondo anche gli Istituti Universitari.

Occorre quindi sperimentare, facendo però sempre riferimento ad un percorso ben strutturato da seguire se l'obiettivo è diventare dei veri professionisti e trasformare la propria passione in lavoro. Non basta leggere qualche articolo o guardare qualche tutorial su YouTube, servono anni di studio e tanta dedizione.

Ovviamente, occorre anche dotarsi degli strumenti giusti atti a editare e post editare: in tal caso, è bene fare delle ricerche specifiche su quali siano le attrezzature migliori, al fine di poter lavorare al meglio.

Opportunità di lavoro

Il videomaker, oggi come oggi, ha due possibilità:

  • lavorare come dipendente per un’azienda;
  • collaborare con un’azienda.

Nel primo caso, trattandosi di lavoro subordinato, al videomaker verrà proposto un contratto di assunzione (a tempo determinato o indeterminato, part-time o full-time, oppure uno stage, un apprendistato etc.). Nel secondo caso, il videomaker potrà decidere di aprirsi una propria partita IVA e di lavorare come libero professionista. Denunce reddituali, versamento dei contributi, comunicazioni al fisco e pagamento delle tasse (a seconda del reddito dichiarato e del regime fiscale a lui applicato) saranno tutte a carico del lavoratore autonomo.

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